CANTATE E ARIE IN "LENGUA NAPOLITANA"

 
     
 

La pubblicazione di queste arie e cantate si propone come contributo alla conoscenza di testi, altrimenti inediti (salvo alcuni presentati nella sola incisione discografica), tra i più tipici della scuola napoletana. Infatti, precedendo i primi esperimenti di opera buffa, sulla scorta dell’esperienza delle parti comiche e facete inserite talvolta nei melodrammi del ‘600, a Napoli fiorì un repertorio che, seppure non di ispirazione popolare, coniugò la presenza dell’idioma dialettale con la accettazione dei modelli formali aulici tipici del barocco. Questa tradizione, unica nel panorama europeo, si arricchì dei contributi di grandi e famosi compositori quali Domenico Cimarosa e Tommaso Traetta. Di Nicola Sabino o Sabini (Napoli ?, ca 1675 - ivi, 1705) si hanno pochissime notizie. Allievo di Angelo Durante al Conservatorio di Sant’Onofrio, gli subentrò nell’incarico di Maestro di Cappella come sostituto dal 1699 al 1702, durante la sua assenza. Le fonti ricordano due opere, rappresentate a Napoli, entrambe perdute: “Il mondo abbattuto”, scherzo scenico (libretto S. de Falco, 1701); la “Innocenza Trionfale” opera sacra (libr. S. Stampiglia, 1704). Oltre alla cantata qui presentata resta manoscritta una canzone a voce sola per la Purificazione della Vergine (1696). Di Giulio Cesare Rubino (inizi sec. XVIII) non è noto nulla salvo le tre musiche conservate, un “Adagio” per violoncello e b.c. e le cantate qui pubblicate. 

Gli originali delle opere sono conservato presso la Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli.

 
     
  Titolo brano PDF    
  Nicola Sabino - Nò cchiù Ciccillo mio    
  Giulio Cesare Rubino - Oh cielo, oh Ammore    
  Giulio Cesare Rubino - Lena, mo sì ca propeto    
  Tommaso Traetta - Monaciello, monaciello    
  Domenico Cimarosa - femmena, fuoco, furia    
  Note critiche    
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